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L’Ora di Lezione non Basta

L’Associazione Scuola Senza Zaino e Lucca Crea portano il Gioco di Ruolo sui banchi di scuola.

L’Associazione Scuola Senza Zaino e Lucca Crea promuovono il progetto di gamification della didattica “L’Ora di Lezione non Basta”. Parte delle attività è anche un corso di formazione per insegnanti di scuole primarie e secondarie di primo grado per apprendere come costruire una narrazione paritaria e condivisa con i propri allievi attraverso il Gioco di Ruolo. L’attività di formazione inizia oggi, martedì 23 marzo, con le lezioni teoriche, mentre da metà aprile avrà luogo la parte pratica.

Gli insegnanti saranno formati nella prima fase di teoria da Romina Nesti, docente di Metodologia del gioco presso l’Università degli Studi di Firenze, formatrice ed autrice di numerose pubblicazioni tra cui “Game-based learning. Gioco e progettazione ludica in educazione” (ETS, 2017) e Daniele Leotta, Psicologo dello Sviluppo e dell’Apprendimento, formatore esperto di laboratori ludici per bambini e ragazzi.

La formazione pratica, invece, vedrà i docenti sedersi al tavolo (virtuale) del Gioco di Ruolo per prendere parte attiva alle sessioni che coinvolgeranno, oltre ai formatori, le associazioni ludiche presenti sui territori, coordinate da Più Prato, già promotrice di “Giocaruolando”. Tra queste troviamo Tou.Play (Puglia), AltroQuando (Sicilia), Le coccinelle Rosa (Friuli), La Tana del Goblin di Napoli (Campania), L'avventuriero Precario (Liguria) e Narratori di Mondi (Toscana).

Il coinvolgimento di queste realtà diventa, quindi, un pilastro fondamentale per la crescita di quelle “comunità educanti” che sono al centro del progetto “L’Ora di Lezione non Basta”, gettando le basi per una continuità effettiva delle attività ludo-educative, tramite un’alleanza concreta tra scuola e realtà territoriali.

Il percorso continuerà all’interno delle classi, finché gli alunni, divenuti “cinture nere” di GdR e sperimentato il ruolo di Master, si caleranno nei panni dei Game Designer costruendo degli scenari per far giocare i loro coetanei.

Unendo insieme didattica e gioco di ruolo, organizzatori e formatori danno così vita a un’esperienza che porta studenti e insegnanti finalmente sullo stesso piano: il tavolo da gioco. Che non è più un banco, ma nemmeno una cattedra. È un luogo dove, grazie a una forma di storytelling condiviso, si possono toccare i confini fra tradizione e innovazione, fra autorialità e cultura partecipata.